Trova ciò che stai cercando

Vai direttamente al contenuto

Perché ASC?

Definiamo gli standard per l’acquacoltura. Se vedi il marchio ASC sulla confezione, puoi essere sicuro che il tuo prodotto ittico é stato allevato con cura.

Pagine popolari

Seguici e rimani aggiornato

Certificazione

Partecipa al programma di certificazione più riconosciuto al mondo per dimostrare che il tuo allevamento ittico é gestito responsabilmente.

Certificazione

Partecipa al programma di certificazione più riconosciuto al mondo e beneficia del commercio di prodotti ittici certificati ASC.

Come i prodotti certificati ASC contribuiscono a fermare la deforestazione

Aprile 11, 2025

Tutti noi vogliamo prendere decisioni responsabili dal punto di vista ambientale quando si tratta della nostra alimentazione. Più informazioni abbiamo, più possiamo prendere queste decisioni consapevolmente. Ecco un dato che potrebbe sorprendervi: sapevate che fino all’80% dell’impronta climatica del pesce d’allevamento deriva dal suo mangime.

Il mangime per pesci destinato all’acquacoltura é un tema di grande attualità. L’allevamento ittico è un’industria in crescita e la maggior parte dei pesci d’allevamento viene alimentata con mangimi: è importante quindi farlo in modo sostenibile ed etico. Forse saprete che molti pesci d’allevamento sono alimentati con farina o olio di pesce, ma la maggior parte degli ingredienti dei mangimi per pesci di oggi è costituita da ingredienti di origine vegetale come soia, grano e colza.

Potreste anche aver sentito dire che la coltivazione della soia può causare la deforestazione, ad esempio in Amazzonia, il che ci fa chiudere il cerchio. L’acquacoltura responsabile non può ignorare la catena di approvvigionamento dei mangimi, ma cosa significa esattamente? Lasciate che ve lo spieghiamo.

I mangimi a base vegetale presenti nelle catene di approvvigionamento dell’acquacoltura possono provenire da fonti legate alla deforestazione.

Come vengono alimentati i pesci d’allevamento e qual é l’impatto ambientale del mangime?

I mangimi per pesci in acquacoltura sono tipicamente costituiti da un mix di prodotti ittici (olio di pesce e farina di pesce, ovvero pesce essiccato e sottoprodotti ittici macinati) e prodotti di origine vegetale (principalmente colture oleaginose, soia, riso e grano). Questi prodotti di origine vegetale costituiscono circa il 75% del contenuto del mangime.

La produzione di questi ingredienti è un’industria a sé stante e ogni elemento ha una propria catena di approvvigionamento che contribuisce all’impatto complessivo del pesce che esce dal settore dell’acquacoltura e arriva nelle nostre case. Se consideriamo l’allevamento del salmone, ad esempio, uno studio recente ha dimostrato che ogni anno sono necessari circa 2,3 milioni di tonnellate di colture per produrre mangimi per l’industria e che la produzione di mangimi rappresenta complessivamente il 69% dell’impatto ambientale del settore.

Ciò significa che tracciare la catena di approvvigionamento della produzione di mangimi fino all’inizio è importante se vogliamo essere sicuri che il piatto di salmone che gustiamo non abbia contribuito alla deforestazione.

Qual é il legame tra l’acquacoltura e la deforestazione? 

Uno degli ingredienti utilizzati nella produzione di mangimi per pesci è la soia, una coltura molto popolare che viene coltivata principalmente in Brasile e negli Stati Uniti, oltre che in Argentina, Cina e India, tra gli altri. La soia è così popolare perché ha un alto contenuto proteico, cresce rapidamente ed è utilizzata nella produzione di un’ampia gamma di prodotti, dai cosmetici ai mangimi. Per l’acquacoltura, gli ingredienti derivati dalla soia rappresentano un’alternativa alla farina di pesce, contribuendo a ridurre la dipendenza dalla pesca selvatica.

Secondo la National Wildlife Federation, l’aumento della produzione di soia è una delle cause principali della deforestazione e della perdita di habitat nelle regioni tropicali, come il Sud America. Sorprendentemente, il 30% della deforestazione tropicale dovuta alla conversione agricola è considerata legale, secondo le leggi del Paese di produzione. La domanda di soia è destinata a crescere, quindi è molto importante creare metodi responsabili per coltivare questa importante coltura e allo stesso tempo proteggere gli ecosistemi vitali della foresta pluviale.

La buona notizia è che si stanno facendo progressi proprio in questo senso.

Nel giugno 2023 è stato pubblicato il Regolamento UE sulla deforestazione.  Questo regolamento mira a impedire alle aziende di vendere prodotti agricoli legati alla deforestazione. Ciò significherebbe che le aziende di acquacoltura all’interno dell’UE non potrebbero più vendere prodotti ittici alimentati con mangimi contenenti soia o olio di palma provenienti da fonti legate alla deforestazione (legale o illegale).

Una piantagione di soia. La soia è uno dei principali ingredienti degli alimenti per animali e deve provenire da fonti responsabili.

Cosa sta facendo ASC per ridurre il legame tra deforestazione e acquacoltura? 

ASC richiede alle aziende ittiche certificate secondo il suo Standard di rifornirsi di mangimi solo da mangimifici certificati ASC che rispettano requisiti rigorosi per tutti gli ingredienti, compresi quelli vegetali. Questi requisiti prevedono l’utilizzo di fornitori e materiali responsabili dal punto di vista ambientale e sociale, riducendo così la deforestazione all’inizio della catena di approvvigionamento.

Il Feed Standard è entrato in vigore il 14 gennaio 2023 e da quella data le aziende ittiche hanno due anni di tempo per passare a mangimi conformi ad ASC in modo da mantenere la loro certificazione.

In pratica, ciò significa che se i produttori di mangimi vogliono lavorare con aziende ittiche certificate ASC, devono impegnarsi per garantire che le loro catene di approvvigionamento siano prive di rischi di conversione dei terreni o deforestazione, sia legale che illegale, in linea con le migliori pratiche concordate a livello internazionale. Con la crescita della rete di aziende ittiche certificate ASC e della loro domanda di mangimi, ci auguriamo che un maggior numero di produttori di mangimi sia incoraggiato ad assicurarsi che le proprie catene di approvvigionamento siano responsabili dal punto di vista ambientale.

Per ulteriori informazioni sul Feed Standard di ASC, fare clic qui.

Confidental Infomation